Sulla bacheca Facebook di un attivista No Tav si discute degli scontri di ieri in Val di Susa. Il dibattito si scatena quando l’attivista pubblica la foto di un fumogeno al gas Cs che, secondo i No Tav, sarebbe illegale. La didascalia della foto è: “Normalmente aborro la volgarità e non amo le parolacce. Ma in questo caso un’eccezione ci sta tutta. Quindi… Bastardi!
Si accende il dibattito, qualcuno propone di portare la foto al magistrato.
E’ quel punto che alla conversazione si aggiunge Stefano Esposito, deputato (nominato da Veltroni) del Pd, tra i fondatori dell’area politica torinese Sinistra Per a sostegno della candidatura a segretario nazionale di Walter Veltroni. Esposito viene subito fuori al naturale, violento come un qualsiasi black bloc da social network: “Gli unici bastardi siete voi.
Il dibattito degenera. Arriva la replica di Luca Quarti, un cittadino biellese che poco prima aveva espresso il proprio punto di vista sulla foto e che adesso reagisce alla provocazione del “teppista da tastiera: “Giocano con il pc, dormono poi si svegliano e schiacciano un bottone secondo le decisioni del partito…. E poi ancora l’onorevole Esposito: “Ma chi sei , padre pio, curati e sei un fallito non scaricare le tue frustrazioni sul mondo. Fallito.
Incredulità e sconcerto: “Ma scusi signor Esposito lei sarebbe un politico?
Ovviamente, chiunque posti questo link sulla sua bacheca viene censurato dall’onorevole che cancella solertemente il link. Davvero un bel democratico ma dove l’hanno pescato?
Se questo è un deputato del Pd non ci resta che piangere.