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Dita a martello: rimedi naturali

Il dito a martello è un disturbo di tipo articolare che interessa la falange terminale di un dito dei piedi, contribuendo a modificarne forma e funzionalità.

Come conseguenza si forma una deformità dell’intera struttura anatomica, che risulta piegata in corrispondenza dell’articolazione centrale, costringendo spesso le dita a sovrapporsi in maniera più o meno evidente.

Anche se il disturbo può insorgere a tutte le età, è molto più frequente nelle persone anziane poiché si collega a processi degenerativi del sistema osteo-articolare.

Nella mano, questo problema interessa prevalentemente l’indice e il medio, mentre nel piede sono spesso coinvolti indice, medio e anulare.

Anche se non può essere considerato una vera e propria patologia, il dito a martello è in grado di compromettere in modo significativo il benessere, soprattutto quando riguarda i piedi, dove la presenza delle calzature aumenta molto il disagio.

La formazione di callosità, provocate dallo sfregamento con la scarpa, può causare un fastidioso dolore, in particolare quando la superficie deformata tende a ulcerarsi.

Perché le dita dei piedi diventano a martello?

Le cause che portano allo sviluppo del dito a martello sono collegate principalmente a problemi tendinei: quando i tendini della falange distale sono disallineati e soggetti a stiramento, mantengono la punta del dito in costante flessione, rendendo impossibile la sua estensione.

Esistono alcuni fattori predisponenti all’insorgenza di questo disturbo, che può comparire a tutte le età.

L’alluce valgo, che consiste in una progressiva deformazione del I dito del piede che viene spostato verso l’interno, può predisporre le falangi a deformarsi ulteriormente causando il dito a martello.

Anche molte forme artritiche e artrosiche dello scheletro si possono riflettere sulle dita dei piedi (e delle mani), provocando un simile disturbo.

La Sindrome di De Quervain, che si manifesta con un’infiammazione cronica dei tendini, tra cui quello estensore del pollice, contribuisce in alcuni casi alla deformazione delle falangi distali.

Chi indossa calzature inadeguate, troppo strette oppure con tacchi alti che sbilanciano l’appoggio del piede, spesso sviluppa un disturbo del genere, che mostra un progressivo aggravamento nel tempo.

Anche il piede cavo, consistente in un’esagerata concavità dell’arco plantare, può modificare l’equilibrio posturale dei piedi, con stiramento dei tendini falangei.

Esiste una predisposizione congenita che spesso si associa a patologie circolatorie e neuro-muscolari che accentuano il problema.

Come capire se hai il dito a martello?

Già da un semplice esame obiettivo effettuato dal medico di base è possibile identificare la presenza del dito a martello, che si caratterizza per la curvatura verso l’alto della falange mediana.

È proprio in corrispondenza dell’articolazione centrale che i tendini si stirano, esercitando un’eccessiva tensione.

La definizione “dito a martello” si riferisce appunto alla forma ricurva che il piede assume in seguito allo stiramento tendineo, con successivo squilibrio dei muscoli interessati e conformazione del dito simile a quella di un martello.

Il dolore è un segnale piuttosto frequente che si associa al problema articolare e che viene avvertito soprattutto durante la deambulazione.

È possibile rendersi conto di avere il dito a martello anche quando non si riesce a muovere completamente le falangi, che sono infatti bloccate dalle forze tensive dei tendini.

La diagnosi di questo disturbo viene eseguita durante una visita ortopedica, che di solito non richiede particolari esami clinici.

In alcuni casi di incertezza, può essere richiesta una radiografia per evidenziare la presenza di lievi scostamenti ossei, associati alla deformità delle falangi.

Quali scarpe usare per le dita a martello?

Le calzature più indicate per chi soffre di un simile disturbo devono essere innanzi tutto di almeno un numero maggiore rispetto alla propria taglia, per consentire al piede di essere alloggiato senza costrizioni.

Il loro materiale costitutivo deve essere morbido, preferibilmente in pelle di vitello o nappa, oppure in stoffa sostenuta, dato che è necessario un adeguato supporto anatomico.

Bisogna eliminare assolutamente le punte affusolate, optando per calzature con pianta larga, che non stringa le dita, e con suola non troppo rigida.

Sono sconsigliati i tacchi alti, responsabili di una progressiva spinta delle dita verso la punta della scarpa e di una costrizione molto dannosa.

È indispensabile prevenire al massimo la formazione di callosità, che sono fattori predisponenti di notevole entità.

Pertanto un valido supporto può derivare da calzature ortopediche, realizzate in pellame morbido ma sostenuto, di taglia comoda e a pianta larga.

I rimedi naturali per le dita a martello

Il dito a martello non dovrebbe mai essere lasciato irrigidire, dato che in tal modo la sua guarigione diventa più difficile: a tale scopo è possibile eseguire dei semplici esercizi di ginnastica dei piedi, utili per ripristinare la funzionalità di tendini e articolazioni.

È necessario mobilitare dolcemente le dita coinvolte, magari utilizzando biglie di vetro, oppure allungando i muscoli delle dita con contrazioni bilanciate.

I pediluvi in acqua calda con sali di Epsom svolgono un ruolo utilissimo per ammorbidire la pelle ed eliminare callosità, migliorando anche la vascolarizzazione e l’ossigenazione dei tessuti.

Esistono appositi raddrizzatori ortopedici che servono per rimettere in asse le falangi delle dita interessate, senza intervenire in maniera incisiva, ma soltanto con movimenti progressivi e guidati.

Sarebbe buona norma indossare calzature che non costringono l’avampiede a posizioni innaturali, soprattutto se indossate senza calze; infatti in questi casi le dita sfregano direttamente contro il materiale delle calzature con cui si crea una notevole forza d’attrito.

In molti casi, è consigliabile l’impiego del plantare anatomico che consente alle dita di muoversi agevolmente all’interno della scarpa, sostenendo la pianta fisiologicamente e in maniera da non forzare eccessivamente le dita.

Cerotti in silicone, prevalentemente sotto forma di anelli, cuscinetti o barrette, si rivelano rimedi di estrema utilità per minimizzare il contatto con le scarpe, alleviando il dolore da sfregamento.