Lavoro, famiglia, burocrazia, faccende domestiche: le cause dello stress, soprattutto in una società competitiva e frenetica come la nostra, di certo non mancano. Ritagliarsi un piccolo spazio è sempre più difficile e prezioso al tempo stesso, in quanto aiuta ad allentare la pressione e ad allontanare i cattivi pensieri. Tra le attività più indicate, in questi casi, troviamo sicuramente lo sport, in particolare discipline come il nuoto o la corsa, perfette per scaricare le tensioni accumulate durante il giorno, ma anche yoga e pilates, in grado di favorire l’equilibrio tra corpo e mente, nonché adatte a persone di ogni età.
Altrettanto utili, per ritrovare il benessere psico-fisico, sono i massaggi. Difatti, se eseguiti da un professionista qualificato, costituiscono un vero e proprio toccasana sotto molti punti di vista: sciolgono la muscolatura, riattivano la circolazione e combattono la ritenzione idrica, facendoci sentire subito più giovani, sani e belli. Per tutti i motivi elencati – ma non solo – la figura del massaggiatore ha ottenuto un ruolo sempre più di spicco sia tra gli atleti e i personaggi del mondo dello spettacolo, sia per noi “persone comuni”.
Dunque: qual è il percorso per diventare un massaggiatore professionista?
#1 Prendere l’attestato
Per partire con le idee chiare, è necessario distinguere tra massaggi terapeutici, estetici ed olistici / benessere. I primi, infatti, sono riservati ai fisioterapisti, ovvero a professionisti del settore sanitario in possesso – almeno – di una Laurea Triennale. I secondi, invece, sono appannaggio degli estetisti, per i quali è previsto un corso di formazione con tirocinio ed esame finale. Infine, vi è la terza tipologia, ossia quella che a noi interessa nello specifico: anch’essa richiede un attestato, conseguibile tramite scuole e accademie del settore.
Il passaggio iniziale, perciò, consiste nel frequentare un apposito corso presso una buona scuola di formazione, in modo da ottenere i requisiti vigenti.
#2 Fare pratica
Come per la totalità dei lavori che si basano sulla manualità, anche per diventare un bravo massaggiatore serve pratica. Tanta pratica.
L’esperienza diretta, infatti, è ciò che fa la differenza tra un diplomato alle prime armi ed un vero professionista. Pertanto, una volta conseguito l’attestato, è utile un periodo di prova presso un centro, studio, ecc. già avviato, meglio ancora se affiancati da un massaggiatore affermato.
#3 Mettersi in proprio
Se l’obiettivo a cui stai puntando è creare il tuo giro di clienti e lavorare in maniera autonoma, sappi allora che la strada da percorrere prevede vari passaggi intermedi:
- aprire Partita IVA;
- iscriversi alla Gestione Separata INPS;
- prendere in affitto un locale (o utilizzare un ambiente dentro casa).
Per sbrigare le varie pratiche in modo semplice e rapido, puoi rivolgerti ad un consulente online come Fiscozen: una soluzione low cost per professionisti e imprese individuali, che permette di aprire la Partita IVA gratuitamente e, in seguito, di gestire tutti gli adempimenti per via telematica. Un consulente ti affiancherà durante la procedura, aiutandoti a scegliere il Codice ATECO adatto per la tua attività di massaggiatore ed il regime fiscale più conveniente, e sarà disponibile anche in futuro, sia telefonicamente che via chat, qualora dovessero sorgere dei dubbi o avessi bisogno di un confronto su temi fiscali.
#4 Usufruire della Rete per farsi notare
Anche il massaggiatore più bravo della zona ha bisogno di qualche “trucchetto” per intercettare la clientela giusta. A maggior ragione, ciò vale per un professionista che ha appena cominciato a lavorare in proprio. Come emergere, quindi, tra decine di concorrenti, specialmente con un budget limitato?
La risposta è presto detta: utilizzando la Rete in modo mirato ed intelligente!
Per iniziare, dunque, crea il tuo sito web. In secondo luogo, apri un profilo sui principali social network – Instagram e Facebook sono la base per chiunque voglia farsi conoscere, ma anche TikTok e Linkedin promettono ottimi risultati – e pubblica regolarmente contenuti a tema. Per un’attività come la tua, sono molto indicati brevi video promozionali, purché con un tono leggero e rilassato.